“Il piano triennale richiede un gioco di squadra per semplificare la Pubblica Amministrazione e la vita dei cittadini” questo è quanto sostenuto da Paolo Gentiloni nel maggio del 2017, nell’approvare il documento strategico 2017-2019, stilato da Agid e Team Digitale: ”Gioco di squadra per cambiare la burocrazia”.
Il Piano Triennale diventa cosi’il modello di riferimento per lo sviluppo dell’informatica pubblica italiana al fine di ottenere una maggiore efficienza delle PA, razionalizzando la spesa e migliorando la qualita’ dei servizi offerti. Esso definisce le linee guida della strategia operativa di sviluppo dell’informatica pubblica fissandone i principi e le regole d’uso.

Come riportato nel documento:”Il Piano deve indirizzare una realtà complessa con livelli di delega di competenze e di capacità operativa molto diversificate, e caratterizzata da elevata frammentazione:
• 32.000 dipendenti pubblici nell’ICT, di cui circa 18.000 nelle Pubbliche amministrazioni centrali
(PAC) e 14.000 nelle Pubbliche amministrazioni locali (PAL), a cui si aggiungono circa 6.000
dipendenti delle società in house locali e più di 4.000 nelle società in house centrali;
• stima di circa 5,7 miliardi di Euro di spesa esterna ICT;
• stima di circa 11.000 data center delle Pubbliche amministrazioni;
• circa 160.000 basi di dati presenti nel catalogo delle basi di dati della Pubblica amministrazione di AgID e oltre 200.000 applicazioni che utilizzano tali dati secondo quanto rilevato dal censimento
svolto su 13.822 Amministrazioni; la precisione di questi dati non è tanto importante quanto le
dimensioni che sottolineano la complessità del problema;
• oltre 25.000 siti web” (pagine 9-10).
Il modello d’interoperabilita’ è fondamentale per il funzionamento dell’intero Sistema Informativo delle Pubbliche Amministrazioni messe in relazione costante con soggetti terzi.

Ad un anno dal rilascio, lo stato dei risultati previsti dal Piano triennale per l’informatica nella PA si è potuto considerare positivo, con 44 risultati ottenuti su 108 e 16 in fase di implementazione.
Contrariamente al nome, il Piano Triennale non è un evento di durata determinata, ma un piano che ogni anno si rinnova delineando sempre nuovi obbiettivi. Ed è proprio il 2018 l’anno definito “del consolidamento”.